Supplenze, contratti Covid. Eliminata clausola licenziamento

Non rischiano neanche i collaboratori scolastici

30 Ottobre 2020

Supplenze: quest’anno un buon numero di contratti soprattutto per i collaboratori scolastici sono quelli stipulati come “organico Covid”. Si tratta di supplenze max fino al termine delle lezioni, per le quali si scorrono le graduatorie di istituto e per i quali le tutele contrattuali relative a maternità, malattie, assenze e permessi sono quelli delle supplenze temporanee.

La norma del DL Agosto, che ha introdotto la possibilità di licenziamento per giusta causa, senza diritto a risarcimento, in caso di locdown, è stata ritirata nella versione finale del Decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Pertanto, al di là di ciò che si può leggere e affermare nei social, la clausola di rescissione del contratto senza diritto a risarcimento, non interessa più questa tipologia di contratto, sia che a stipularlo sia un docente, sia che a stipularlo sia un collaboratore scolastico o comunque profilo del personale ATA.

Il messaggio SIDI

A creare qualche preoccupazione tra i frequentatori dei social è la diffusione di un messaggio inserito a SIDI:

“Si rende noto che su richiesta della Direzione Generale per il personale scolastico sono stati aggiornati i testi dei contratti di tipo N01, N15, N19 e N26 quando stipulati per art.231bis D.L.34/2020 per il solo personale docente ed educativo, eliminando la clausola risolutiva.” 

Il fatto che “l’eliminazione della clausola risolutiva” sia stata citata solo con riguardo al personale docente ed educativo ha fatto ripiombare nello sconforto i collaboratori scolastici.

Il fatto che il personale ATA non venga citato però non significa che per loro scatti il licenziamento in caso di lockdown. Anche perché va detto che lockdown corrisponde il più volte a sospensione delle lezioni ma le scuole rimangono aperte e dunque i collaboratori scolastici continuano a svolgere numerose delle loro mansioni.

L’aggiornamento dei contratti ha riguardato in prima istanza il personale docente ed educativo, poi si passerà anche al personale ATA. La comunicazione del Ministero però non manca di suscitare perplessità.

Certamente il personale sarà più tranquillo quando anche il loro contratto verrà sistemato a sistema in base alla nuova formulazione della legge.

Vecchi contratti confermati, nuovi contratti solo se necessari

A cambiare in relazione alle nuove situazioni (fino al 24 novembre ad es. le scuole secondarie di II grado attivano la didattica digitale integrata almeno per il 75% delle attività) non sono i contratti già stipulati, che rimangono in vigore, ma eventualmente la stipula di nuovi contratti. Questo perchè i contratti COVID devono essere legati al budget stabilito oltre che ad una necessità contingente.

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